Proposte
Lista di controllo per la predisposizione di una proposta
Durante la procedura di invio di una proposta, gli autori devono verificare il rispetto dei seguenti requisiti; la proposta potrebbe essere rifiutata se non aderirà a queste richieste.- L’articolo non è stato precedentemente pubblicato, né già inviato ad altre riviste (in caso contrario si richiede nei Commenti una spiegazione all’Editor).
- Il file dell'articolo è in formato Microsoft Word (.docx).
- Dove disponibili, si richiedono i DOI o le URL dei riferimenti bibliografici.
- Il testo deve aderire ai requisiti bibliografici e stilistici delineati nella sezione Linee Guida degli Autori, posta nelle Informazioni della rivista.
- Se l’articolo rientra nelle sezioni referate della rivista, è necessario rendere anonimo il file della proposta, intervenendo anche nelle proprietà del file.
Linee guida per gli autori
Gli articoli presentati: a) non dovranno essere stati pubblicati in precedenza, né proposti contemporaneamente a un’altra rivista; b) non dovranno superare le 60.000 battute (d'ora in avanti, numero di battute = spazi inclusi); c) dovranno essere obbligatoriamente corredati da due abstract: uno in lingua inglese (al massimo di 1100 battute, spazi inclusi) e uno in lingua italiana (al massimo di 1100 battute, spazi inclusi). Oltre agli abstract, a corredo degli articoli, è facoltativa la pubblicazione di un sintetico profilo bio-bibliografico dell'autore, al massimo di 560 battute.
Gli autori devono sottoporre alla Direzione e alla Redazione i loro articoli tramite la piattaforma della rivista: la procedura di invio di una proposta si svolge in cinque passaggi. Il file del manoscritto deve contenere il testo della proposta senza che il nome dell’autore appaia sotto al titolo, nelle note o nei riferimenti bibliografici: non sono ammesse sostituzioni del nome dell'autore per mezzo di asterischi (***) o di altri ritrovati grafici, che rendono comunque agevole – da parte dei revisori – l'identificazione dell'autore della proposta. Sarà cura del proponente, ove l'articolo abbia ottenuto il Si stampi, inserire in bozze quei riferimenti o quelle segnalazioni bibliografiche che avrà in precedenza omesso. Oltre a ciò, prima di caricare il file dell'articolo in piattaforma, sarà cura dell'autore controllare le proprietà del file stesso, onde cancellarvi tutti i metadati che possano ricondurre alla sua identità (si veda, in merito, le istruzioni su come Assicurare una revisione a doppio cieco).
Il manoscritto anonimo dovrà essere caricato nella seconda fase di invio della proposta. La scrupolosa uniformazione del manoscritto alle Linee guida per gli autori (cfr. qui sotto, § 1 ss.) deve essere operata prima del caricamento della proposta. Non saranno avviate alla lettura interna, né tanto meno alla successiva revisione paritaria in doppio cieco, le proposte i cui manoscritti non siano già uniformati alla Linee guida.
I metadati della proposta di articolo saranno inseriti nella terza fase di invio della proposta, e dovranno includere le seguenti informazioni:
- per ciascun autore del manoscritto: nome e cognome, email (se possibile, istituzionale), identificativo ORCiD (se disponibile), affiliazione istituzionale, paese, e una breve nota biografica (facoltativa, e al massimo di 560 battute, spazi inclusi);
- titolo;
- abstract in lingua inglese e in lingua italiana (entrambi di massimo 1100 battute, spazi inclusi);
- minimo tre e massimo cinque parole chiave, da inserire una alla volta nell'apposito campo della sezione «Metadati». Le parole chiave devono essere compilate in ordine alfabetico. Si inseriscono nell'apposito campo una a una, si clicca ogni volta per conferma sulla forma che sarà suggerita e – al termine della compilazione – si salvano cliccando sull'apposito tasto. Nel caso non si segua questa procedura, le parole non saranno registrate dal sistema. e dovranno essere nuovamente inserite da un editor (con un conseguente aggravio del suo lavoro);
- la compilazione del campo titolo e parole chiave in lingua inglese non è obbligatoria, ma assai vivamente caldeggiata dalla Direzione e dalla Redazione della rivista;
- non è obbligatorio, ma assai vivamente caldeggiato dalla Direzione e dalla Redazione della rivista, l'inserimento – nell'apposito campo, all'atto del caricamento della proposta – della lista completa dei riferimenti bibliografici cui si rinvia nel testo dell'articolo.
1. Formattazione e trattamento dei testi
I file di testo devono essere inviati alla redazione in estensione Docx. È preferibile, ma non obbligatorio, inviare i testi compilati secondo questi parametri di impaginazione: a) testo: corpo 11, interlinea esatta pt. 14; b) note: corpo 8,5, interlinea esatta pt. 11; c) giustificazione e sillabazione dei paragrafi. È invece obbligatorio applicare questi parametri di impaginazione:
- quando il passo citato supera le 3-4 righe, si imposta la citazione infratesto: a) interlinea vuota sopra; b) rientro a sinistra: 0,5 cm, per la prosa; 2 cm, per i versi; c) corpo 9, interlinea esatta pt. 11,5; d) interlinea vuota sotto;
- la formattazione grafica degli elenchi puntati e/o numerati e delle tabelle può essere impostata liberamente, ma andrà – in sede di impaginazione – concordata con l’editor;
- le note sono a piè di pagina (mai in calce al testo), e a esponente, secondo il normale formato Word: pannello ‘Riferimenti’ > ‘Inserisci nota a piè di pagina’. L’esponente di nota va collocato dopo segni di interpunzione, virgolette o apici chiusi o parentesi chiuse. La forma di richiamo dei riferimenti bibliografici è quella detta ‘all’italiana’, a piè di pagina, e non si utilizza mai la forma detta ‘all’americana’, con bibliografia finale;
- i file caricati devono contenere la numerazione automatica delle pagine;
- nei file caricati, è vietato produrre l’eventuale rientro ad attacco di capoverso – per via empirica – con la ripetuta digitazione della barra spaziatrice o con il comando di tabulazione; il pannello ‘Paragrafo’ di Word (cfr. ‘Rientri’ > ‘Speciale’ > ‘Prima riga’, preferibilmente con un valore di 0,5 cm) consente di impostare la tabulazione automatica per tutto il file;
- nei file caricati, è vietato formattare i numeri di paragrafi con il comando Elenchi numerati: in sede di impaginazione, infatti, è necessario disabilitare il comando, con l’effetto di complicare e rallentare il lavoro dell’impaginatore;
- nei file caricati, è vietato l'utilizzo del neretto (questo): in certi casi, si concorderà con l'editor quale dispositivo grafico impiegare al suo posto.
2. Varia paragrafematica (inevitabilmente incompleta)
- Le citazioni sono marcate esclusivamente da virgolette francesi [«…»], e non sono mai in corsivo. Le citazioni all’interno di citazioni sono marcate esclusivamente da virgolette italiane [“…”], che non si usano per i vari tipi di mise en relief. Le citazioni infratesto (oltre le tre o quattro righe) non sono marcate da virgolette (a parte quelle presenti nel testo citato), né dal corsivo. Solo con il corsivo o con le virgolette inglesi o apici (‘…’), si marca qualunque genere di mise en relief: enfatico-intonativa, metalinguistica, allusiva, idiomatica ecc.;
- i versi trascritti in riga si dividono con barre verticali [ | ] e mai con barre oblique [ / ], lasciando uno spazio prima e dopo la barra: «“Vexilla regis prodeunt inferni | verso di noi; però dinanzi mira – | disse ’l maestro mio – se tu ’l discerni”» (Dante, If. xxxiv, vv. 1-3);
- curare particolarmente, in sede di trascrizione dei testi, i fenomeni grafici come l’apostrofo in caso di aferesi della vocale iniziale di lessema, l’apocope dell’articolo post-vocalico (ritrovato discutibile, quest’ultimo, e infatti già discusso da Mussafia e da Rajna, ai tempi loro, e tuttavia ancora in uso) o l’abbreviazione dei millesimi nelle date: «ma non so ’ncominciar senza tu’ aita» e «sotto ’l qual si trïumpha, non pur scampa» (Petrarca, Rvf ccclxvi, vv. 5, 19), e mai «ma non so ‘ncominciar senza tu’ aita, | […] sotto ‘l qual si trïumpha, non pur scampa»; «Il 28 giugno del ’14, …», e mai «Il 28 giugno del ‘14, …»; per evitare refusi paragrafematici in sede di definitiva pubblicazione, utilizzare i simboli tipografici corretti (‘ ’ e non ' ') per apici e apostrofi;
- normalizzare l’uso delle maiuscole, da evitare quando non portatrici di senso storico-linguistico e/o simbolico-diacritico: «Edizione nazionale delle Opere…»; «A. Manzoni, I promessi sposi, …» [o, nel caso, «Manzoni, nei Promessi sposi…»], «il Tribunale fallimentare…», e mai «Edizione Nazionale delle Opere…»; «A. Manzoni, I Promessi Sposi, …» [o, nel caso, «Manzoni, nei Promessi Sposi…»], «il Tribunale Fallimentare…», ecc.;
- l’omissis di un passo, all’interno di una citazione testuale, si segna esclusivamente con […], e mai con (…);
- l'indicazione di secolo in lettere è sempre aperta dalla maiuscola («il Trecento», «il Settecento», «l’Ottocento»); lo stesso vale per l'indicazione in lettere di decennio («gli anni Venti», «gli anni Quaranta», «gli anni Ottanta»);
- applicare lo stile maiuscoletto per le cifre in numero romano e per le sigle bibliografiche (non in c.vo) appositamente pattuite con il lettore. Ess.: «Giovanni xxii», «Enrico iv», «Tipico della letteratura teatrale, al passaggio tra xix e xx secolo …», «Dante, Pd. xxxiii, …», «Petrarca, Rvf ccclxvi, …», «Hor. Carm. v 12, …», «Nel vol. lxxvi, t. xiv della sua Storia del pensiero maceratese moderno, il Brugolini Borborigmi asserisce recisamente che…»; «U. Foscolo, …, in Edizione nazionale, vol. vi (d’ora in avanti cit. con la sigla en vi)»; «E così Montale, in A Liuba che parte (cito dall’Opera in versi, d’ora in poi ov): …». In sintesi, tolto il caso delle iniziali di prenomi, patromici, toponimi e aconimi (cfr.), nel testo non devono figurare mai e in nessun caso altre maiuscole.
3. Materiali bibliografici on-line: appunti sulla compilazione ipertestuale
3.1. Ove il testo on-line che si cita sia fornito di numero Doi, non occorre trascrivere la Url della pagina citata, o includere un link al rinvio bibliografico. Nel caso, si cita direttamente il Doi (Digital object identifier) del materiale in questione. Es.:
- M. Arrivé, Histoire, discours: retour sur quelques difficultés de lecture, «Linx», 9, 1997, Doi 10.4000/linx.1028.
Per contro, ove il testo o la risorsa on-line che si cita non siano forniti di Doi (ma è bene, in sede scientifica, non rinviare a materiali on-line a rischio di deperibilità), occorre incorporare il link al testo dell’articolo. Modello:
Mirabile esempio di plurilinguismo – ma nell’accezione che tematizza un Sanguineti, piuttosto che un Contini – è nel testo della canzone Ottocento, pubblicata da Fabrizio De André e da Mauro Pagani nel 1990. Scorrendolo, ai vv. 48-57, vi si possono rintracciare pinzimoni, matrimoni, erbe e fragole, patelle e, insomma, tutta una girandola nominale del tipo di: «Eine kleine pinzimonie | Wunder matrimonie | Krauten und Erbeeren | und Patellen und Arsellen | Fischen Zanzibar | und einige Krapfen | früer vor schlafen | und erwachen mit Walzer | und Alka-Seltzer für | dimenticar».
Oppure:
Dello stesso parere, a ben vedere, è anche M. Palumbo, Dalla patria perduta alla patria trovata: le «Ultime lettere di Jacopo Ortis » e «Le confessioni di un Italiano», in L. Lo Basso (a cura di), Politica e cultura nel Risorgimento italiano. Genova 1857 e la fondazione della Società Ligure di Storia Patria, Atti del Convegno (Genova, 4-6 febbraio 2008), «Atti della Società Ligure di Storia Patria», n.s., xlviii (cxxii), 2008, 1, specie alle pp. 322-325.
Sono da evitare tassativamente, invece, i link con Url espressa, o la mera trascrizione di Url. Esempi di link formattato scorrettamente:
Mirabile esempio di plurilinguismo – ma nell’accezione che tematizza un Sanguineti, piuttosto che un Contini – è nel testo della canzone Ottocento, pubblicata da Fabrizio De André e da Mauro Pagani nel 1990. Scorrendolo, ai vv. 48-57, vi si possono reperire pinzimoni, matrimoni, erbe e fragole, patelle e, insomma, tutta una girandola nominale del tipo di: «Eine kleine pinzimonie | Wunder matrimonie | Krauten und Erbeeren | und Patellen und Arsellen | Fischen Zanzibar | und einige Krapfen | früer vor schlafen | und erwachen mit Walzer | und Alka-Seltzer für | dimenticar». Cfr. http://www.fabriziodeandre.it/faber/wp-content/uploads/2016/03/Ottocento.pdf.
Oppure:
Dello stesso parere, a ben vedere, è anche M. Palumbo, Dalla patria perduta alla patria trovata: le «Ultime lettere di Jacopo Ortis » e «Le confessioni di un Italiano», in L. Lo Basso (a cura di), Politica e cultura nel Risorgimento italiano. Genova 1857 e la fondazione della Società Ligure di Storia Patria, Atti del Convegno (Genova, 4-6 febbraio 2008), «Atti della Società Ligure di Storia Patria», n.s., xlviii (cxxii), 2008, 1, specie pp. 322-325: cfr. http://www.storiapatriagenova.it/Docs/Biblioteca_Digitale/SB/396b22c37e8bbc6c44c30828fc127900/Estratti/bba7741e40d82e3f9bc97974f1a702fb.pdf.
Per creare un collegamento ipertestuale a partire da una parola o da una frase: 1) copiare la Url della pagina ci si desidera linkare dall’apposito campo del browser in uso; 2) selezionare nel proprio testo la parola o le parole che costituiranno il link; 3) cliccare con il tasto destro del mouse; 4) scegliere Collegamento ipertestuale… dal menu a tendina che si apre; 5) incollare la Url precedentemente copiata nel campo Indirizzo della finestra Inserisci collegamento ipertestuale. Si consiglia vivamente di accompagnare il rinvio on-line con la data di consultazione – in formato disteso, tra quadre – della pagina. Modello:
Mirabile esempio di plurilinguismo – ma nell’accezione tematizzata piuttosto da un Sanguineti che da un Contini – è nel testo della canzone Ottocento [pagina consultata il 24 giugno 2018], ecc.
3.2. L’autore che intende corredare nell’articolo una o più immagini – esclusivamente nei casi in cui: 1) ciò rappresenti una precisa necessità argomentativa; 2) le immagini siano oggetto non di menzione ma di analisi; e 3) l'autore possa concretamente documentare di essere in possesso del diritto di riproduzione – spedisce la o le immagine/i in cartella a parte, insieme con l’articolo. Il formato preferibile è il Jpg. Oltre alla spedizione a parte dei file Jpg, l’autore ha cura di indicare nel testo, con appositi richiami tra parentesi quadre ([qui fig. 1], [qui fig. 2] ecc.) il o i punti in cui le immagini, che saranno impaginate in una appendice iconografica in calce al testo, dovranno essere richiamate.
4. Citazioni bibliografiche
4.1. Indicare sempre e comunque – ricavando i dati dal frontespizio ovvero, in caso di silenzio dello stesso, integrandoli tra parentesi quadre – nell’ordine seguente:
- N. Cognome autore, Titolo. Eventuale sottotitolo, Luogo di edizione, Casa editrice o tipografia (senza indicazioni «Editore» o «Edizioni» o altre specificazioni), anno di edizione (seguito dall’eventuale numero di edizione, e non di mera ristampa, in esponente: vd. il secondo es., qui sotto), eventuale intervallo di pagine, in caso di citazione circostanziata, in forma distesa (pp. 140-149; e non 140-49 o 140-9; vd. il quarto esempio, qui sotto). N.B. I titoli entro i titoli vanno sempre marcati con le virgolette basse, anche nel caso che il testo da cui si cita non ricorra a quest'uso (vd. il quarto esempio in 4.6).
4.2. I dati vanno citati nella lingua in cui è pubblicato il testo: se si cita un volume non italiano «a cura di», dopo il nome del curatore andrà inserita la dicitura «(éd.) o (éds.)» per i volumi in francese; «(ed.) o (eds.)» per i volumi in inglese; «(Hrsg.)» per quelli in tedesco (vd. il terzo esempio, qui sotto). Quando gli autori o i curatori sono due o tre, si citano i nomi separati solo da virgola. Quando gli autori o i curatori sono più di tre, si cita il nome del primo, seguito dall’abbreviazione «et al.». (non si usa mai la dicitura «AA. VV.»: vd. il quarto es., qui sotto).
Se si lavora sulla traduzione italiana di un testo in lingua straniera, e dunque da essa si cita, si farà riferimento all’edizione italiana (e non a quella originale), avendo cura di indicare nome puntato e cognome del traduttore. Alla cit. dell’ed. italiana, potrà fare séguito – tra parentesi quadre, dopo l’indicazione «ed. or.» – la menzione dei dati dell’edizione originale (vd. penultimo es., qui sotto). La citazione diretta dell’edizione di un testo in lingua straniera si pratica esclusivamente nel caso si lavori sull’originale, e si citi direttamente da esso; nel caso, alla normale stringa bibliografica potrà fare séguito l’indicazione di una eventuale edizione italiana (vd. ultimo es., qui sotto).
4.3. Citazione di un volume: N. Cognome, Titolo. Eventuale sottotitolo, Luogo di edizione, Casa editrice o Tipografia, Anno di edizione [mai Casa editrice, Luogo Anno: Einaudi, Torino 1967], eventuale/i p. o pp. Ess.:
- R. De Felice, Il triennio giacobino in Italia (1796-1799), Roma, Bonacci, 1990, p. 102.
- Lucrezio Caro, La Natura, a cura di A. Fellin, Torino, Utet, 19762.
- M. Bertone, R. Dombroski (eds.), Carlo Emilio Gadda. Contemporary Perspectives, Toronto, University of Toronto Press, 1997.
- L. Avellini et al. (a cura di), Prospettive degli Studi culturali, Bologna, I Libri di Emil, 2009, pp. 190-199.
- E. Said, Cultura e imperialismo. Letteratura e consenso nel progetto coloniale dell’Occidente, trad. it. di S. Chiarini, A. Tagliavini, Roma, Gamberetti, 1998 [ed. or. Culture & Imperialism, New York, Knopf, 1993].
- J.-F. Lyotard, La condition postmoderne. Rapport sur le savoir, Paris, Minuit, 1979 [trad. it. di C. Formenti, La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere, Milano, Feltrinelli, 1981].
4.4. Citazione di un saggio compreso in una raccolta di saggi o di scritti, in un volume miscellaneo o in atti di convegni: N. Cognome, Titolo del saggio. Eventuale sottotitolo [in c.vo], in N. Cognome (a cura di), Titolo del volume [in c.vo], Luogo di edizione, Casa editrice o Tipografia, anno di edizione, eventuale n. del vol. in numero romano maiuscoletto (se la raccolta è in più voll.), eventuale/i p. o pp. [NB. Nome puntato e cognome del curatore vanno prima e non dopo il titolo generale della miscellanea (vd. terzo e quarto esempio, qui sotto)]. Le menzioni del tipo «Atti del Convegno ecc.» o «Scritti in memoria di ecc.» si trascrivono in tondo con le dovute maiuscole, dopo titolo del volume e virgola, e sono fatte seguire dal luogo e dalla data del convegno, se presenti, tra parentesi tonde (vd. ultimo esempio, qui sotto):
- C. Dionisotti, Machiavelli e la lingua letteraria, in Machiavellerie, Torino, Einaudi, 1980, pp. 267-363 [da evitare, perché pletorico: C. Dionisotti, Machiavelli e la lingua letteraria, in
Id., Machiavellerie, …]. - G.W. Leibniz, La causa di Dio, in Scritti filosofici, a cura di M. Mugnai, E. Pasini, Torino, Utet, 2000, vol. iii, pp. 399-428.
- L. Guidi, La ‘passione governata dalla virtù’: benefattrici nella Napoli ottocentesca, in L. Ferrante, M. Palazzi, G. Pomata (a cura di), Ragnatele di rapporti. Patronage e reti di relazioni nella storia delle donne, Torino, Rosenberg & Sellier, 1988, pp. 155-162.
- E. Garin, Gino Capponi, in P. Bagnoli (a cura di), Gino Capponi. Storia e progresso nell’Italia dell’Ottocento, Atti del Convegno di studi (Firenze, 21-23 gennaio 1993), Firenze, Olschki, 1994, pp. 5-17.
4.5. Citazione di un volume facente parte di una serie pluriennale: se si tratta di ed. pluriennale di più autori (vd. il primo es., qui sotto): N. Cognome, Titolo del saggio o del capitolo. Eventuale sottotitolo, in N. Cognome (a cura di) – sempre in forma distesa, mai «a c. di» – o (dir. da), Titolo della serie, vol. della serie in numero romano maiuscoletto, titolo del volume (se presente), eventuale n. di tomo o di parte in numero romano maiuscoletto, titolo del tomo o della parte (se presenti), Luogo di edizione, Casa editrice o Tipografia, anno di edizione, eventuale/i p. o pp.
Se si tratta di ed. pluriennale delle opere di un solo autore (vd. il secondo e il terzo es., qui sotto): N. Cognome, Titolo del saggio o del cap. [in c.vo], facoltativa l’indicazione dell’anno di prima stampa o di composizione tra parentesi, trad. it. di N. Cognome (se traduzione), in Titolo della serie [in c.vo], «a cura di» o «dir. da» N. Cognome, vol. della serie in numero romano maiuscoletto, titolo del volume (se presente [in c.vo]), eventuale tomo o parte in numero romano, titolo del t. o della parte (se presenti [in c.vo]), Luogo di edizione, Casa editrice o Tipografia, anno di edizione, eventuale/i p. o pp.:
- M.L. Meneghetti, La nascita delle letterature romanze, in E. Malato (dir. da), Storia della letteratura italiana, vol. i, Le origini, Roma, Salerno, 1995, pp. 175-229.
- S. Freud, Alcune conseguenze psichiche della differenza anatomica tra i sessi (1925), trad. it. di E. Sagittario, in Opere, ed. dir. da C.L. Musatti, vol. x, Torino, Bollati Boringhieri, 19892, pp. 203-217.
- U. Foscolo, Discorso sul testo della Divina Commedia, in Edizione nazionale delle opere, vol. ix, Studi su Dante, parte i, Articoli della Edinburgh Review. Discorso sul testo della Commedia, a cura di G. Da Pozzo, Firenze, Le Monnier, 1979, pp. 147-579.
4.6. Citazione di un articolo di rivista: N. Cognome, Titolo dell’articolo. Eventuale sottotitolo [in c.vo], «Titolo per esteso della rivista» [senza «in» anteposto], eventuale indicazione di nuova serie (n.s.) o numero della serie (3a s., o 6a s.), annata o n. del volume in numero romano maiuscoletto, anno di pubblicazione, numero del fascicolo in numero arabo (se il periodico non ha cadenza annuale), paginazione completa, seguita se necessario – dopo i due punti – dalla/e eventuale/i p. o pp. citt. (vd. il secondo es., qui sotto):
- S. Agosti, Anagrammatismo e anasemie nella «Jeune Parque», «Sigma», n.s., xiii, 1980, 2-3, pp. 219-237.
- C. Di Girolamo, «Le donne ti disiano, pulzell’e maritate» (PSs 16.1, v. 2), «Lingua e stile», xlvii, 2012, 1, pp. 3-21: 16-18.
- I. Scott Ryberg, Vergil’s Golden Age, «Transactions and Proceedings of the American Philological Association», lxxxix, 1958, pp. 112-131.
- M. Bilotta, Di lupi, agnelli e altri animali: la simulazione tra etica e ragion di stato nei «Ragguagli di Parnaso», «Studi Secenteschi», lii, 2011, pp. 21-41.
4.7. Citazione di un articolo di un periodico non scientifico: N. Cognome, Titolo dell’articolo, «Titolo per esteso del quotidiano», data di pubblicazione in forma estesa [non solo in cifre], p. o pp.:
- G. Ravegnani, L’arte di Grazia Deledda, «La Stampa», 12 dicembre 1927, p. 3.
- L. Canfora, Il Miur corregge Cicerone? Almeno rispetti il suo schiavo, «Corriere della Sera», 30 luglio 2012, p. 22.
- [Red.], The Assassination of President Kennedy, «Life», November 29, 1963, pp. 22-32.
4.8. Citazione di documenti d’archivio: Rapporto a sua Eminenza il Sig. Cardinal Vicario sulle scuole esistenti in Roma nel 1850, in Archivio segreto del Vicariato di Roma (in séguito asvr), Atti della Segreteria del Vicariato, b. Scuole 1829-1890.
4.9. Citazioni abbreviate da fonte già citata: N. Cognome dell’autore, Titolo abbreviato con tre punti di sospensione, se necessario [in c.vo], cit., eventuale/i p. o pp. Se il nome dell’autore in questione ricorre nella nota immediatamente precedente, ma in occasione di altro riferimento bibliografico, indicare solo «Id.» (se uomo) o «Ead.» (se donna).
Nel caso in cui si intenda rinviare ad opera citata nella nota immediatamente precedente, limitarsi all’indicazione, «Ibid.» (in c.vo), oppure «Ivi» (non in c.vo), seguita dalle indicazioni eventualmente necessarie (vol., parte, pp.). «Ibid.» o «Ivi» non si oppongono strutturalmente: l’autore scelga se adottare o l’uno o l’altro, e si attenga sempre a quella scelta. Se l’indicazione è seguita da virgola e n./nn. di p./pp., si intende: il testo è il medesimo, diversa la pagina:
- S. Freud, Alcune conseguenze psichiche…, cit., pp. 209-211.
- Id., Psicogenesi di un caso di omosessualità femminile, trad. it. di R. Colorni, in Opere, ed. dir. da C.L. Musatti, vol. ix, Torino, Bollati Boringhieri, 19892, p. 153.
- Ibid.
- E. Said, Cultura e imperialismo, cit., pp. 12-14.
- Ivi, p. 16.
5. Spaziature
5.1. Non inserire alcuno spazio…
- Tra un segno di punteggiatura e la parola che lo precede; tra l’apertura di una parentesi e la parola che segue; tra la chiusura di parentesi e la parola che precede; tra l’apertura di virgolette e la parola che segue; tra la chiusura di virgolette e la parola che precede; dopo il punto fermo alla fine di un capoverso; tra le due iniziali puntate di un doppio prenome (es.: «L.B. Alberti»); tra due lettere puntate nelle abbreviazioni (ess.: «n.s.» = nuova serie; «a.C.» = avanti Cristo ecc.); prima e dopo il trattino (ess.: «pp. 198-199»; «nel giro d’anni 1797-1801…»; «si tratta di un fatto storico-politico che…»); tra il numero delle cc. o dei ff. di manoscritti o edizioni antiche e la precisazione (abbreviata e in corsivo) recto o verso (ess.: «c. 45r»; «ff. 4v-8r»);
- gli acronimi si citano con la sola iniziale maiuscola, senza spazi e senza punti: Pci, Utet, Mit, Cgil, Urss, Bce, Usa. Quando si applicano a enti poco conosciuti, o conosciuti solo da un pubblico selezionato, alla menzione in acronimo si fa seguire lo scioglimento tra parentesi, con la sola iniziale maiuscola, se italiani; se stranieri, con le maiuscole di uso nella lingua in questione: «Aaaa (American Association of advertising Agencies)»; «Aicel (Associazione italiana del commercio elettronico)»; «Onpi (Opera nazionale pensionati d’Italia)»; «Sdiaf (Sistema documentario integrato dell’area fiorentina)»; «Zdf (Zweite deutsche Fernsehen)».
5.2. Inserire uno spazio…
- Dopo ogni segno di punteggiatura, escluso il caso del punto fermo in fine di paragrafo; tra l’apertura di una parentesi e la parola precedente; tra la chiusura di una parentesi e la parola successiva; tra l’apertura di virgolette e la parola che precede, a eccezione del caso in cui le virgolette siano precedute da un apostrofo; tra la chiusura di virgolette e la parola successiva; tra lineetta [–] e i caratteri che precedono e che seguono; tra la barra verticale (segno di divisione tra versi, nelle trascrizioni in riga) e i caratteri che precedono e che seguono.
6. Autori greci e latini
Per la citazione da autori greci, si seguiranno di norma i criteri adottati dal Liddell-Scott. Per i latini, si seguiranno le norme del Thesaurus linguae Latinae. Per tutti gli autori, sia greci sia latini, il numero romano in maiuscoletto indica il libro; seguono quelli arabi indicanti il capitolo ed il paragrafo, separati da virgola senza spazio (es.: Thuc. ii 47,2). Per le pubblicazioni papirologiche ed epigrafiche, le sigle saranno le stesse del Liddell-Scott, ma dopo la «P» indicante «Papyri» si inserirà un punto (es.: P.OXy.).
7. Abbreviazioni
Il ricorso alle abbreviazioni è obbligatorio nell’apparato di note. Attenersi, per quelle qui rubricate, alle forme suggerite. Di norma, il plurale si ottiene raddoppiando l’ultima consonante. Ess.: artt. = articoli, ff. = fogli, mss. = manoscritti, pp. = pagine, voll. = volumi, ecc.:
a.C. = avanti Cristo.
ad es. = ad esempio.
ad v. = ad vocem (c.vo).
all. = allemand, -e.
an. = anonimo.
anast. = anastatico.
angl. = anglais, -e.
app. = appendice.
art. = articolo, article.
autogr. = autografo, -i.
Bd. = Band.
c. = carta [nei testi redatti in italiano e solo per i manoscritti cartacei].
ca. = circa.
cap. = capitolo.
cfr. = confronta.
chap. = chapitre, chapter.
cit. = citato, cité.
cm, m, km, gr, kg = centimetro, cod. = codex, codice.
col. = colonna, colonne, column.
cpv. = capoverso.
d.C. = dopo Cristo.
dir. = direzione, direttore, diretto, -a, direction, directeur, dirigé, -ée, director, directed.
dx. = destro, -a, droit, -e (c.vo).
e.g. = exempli gratia (c.vo).
ecc. = eccetera.
éd. = édition, éditeur.
ed. = edizione, edition, Editor, editio, editor.
éds. = éditeurs.
eds. = Editors.
Engl. = English.
es. = esempio.
et al. = et alii (c.vo).
ex. = exemple, example.
f. = foglio [nei testi redatti in italiano e solo per i manoscritti pergamenacei].
f.t. = fuori testo.
facs. = facsimile.
fasc. = fascicolo.
fig. = figura, figure.
fl. = floruit (c.vo).
fr. = francese, français, -e, French.
ger. = German.
h.t. = hors texte.
Hrsg. = Herausgeber (Editore).
Ibid. = Ibidem (c.vo).
Id., Ead. = Idem, Eadem.
ill. = illustrazione, illustration.
infra = vedi sotto (c.vo).
ingl. = inglese.
it. = italiano, -a, italien, -ne, italian.
l. = linea.
l.c. = luogo citato.
lett. = lettera, -e.
loc. cit. = località citata.
mg. = margine, marge
misc. = miscellaneo, -a, miscellaneous.
ms. = manoscritto, manuscrit, manuscript.
n. = nota, note.
n.d.a. = nota dell’autore.
n.d.c. = nota del curatore.
n.d.e. = nota dell’editore.
n.d.r. = nota del redattore.
n.d.t. = nota del traduttore.
n.n. = non numerato.
n.s. = nuova serie, nouvelle série, new series.
n.t. = nel testo.
no. = numéro, number.
p. = pagina, page.
p. es. = per esempio.
par. o § = paragrafo.
passim = [la citazione ricorre spesso nell’op. cit.] (c.vo).
pl. = planche, plate.
r = recto (per la numerazione delle carte dei manoscritti; c.vo).
r. = riga.
rist. = ristampa.
s. = seguente, suivant, -e.
s.c. = senza curatore.
s.d. = senza data, sans date.
s.e. = senza indicazione di editore.
s.l. = senza luogo, sine loco.
s.n.t. = senza note tipografiche.
s.i.p. = senza indicazione di pagina.
s.t. = senza indicazione di tipografo, sine typographo.
s.v. = sub voce (c.vo).
schol. ad l. = scholium ad locum (c.vo).
sec. = secolo.
sez. = sezione.
suppl. = supplemento.
supra = vedi sopra (c.vo).
sx. = sinistro, -a (c.vo).
t. = tomo, tome.
tab. = tabella, table.
tav. = tavola.
ted. = tedesco, -a.
tip. = tipografico.
trad. = traduzione, traduction.
transl. = translation.
v = verso [di una carta o di un foglio] (c.vo).
v. = verso [di un componimento poetico], vers, verse.
v.l. = varia lectio (c.vo).
vd. = vedi.
vol. = volume.
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