Euforia di un genere: il saggismo novecentesco

Autori

  • Chiara Fenoglio Università degli Studi di Torino

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/10715

Parole chiave:

ibridismo, saggismo, Novecento

Abstract

Genere proteiforme e ibrido per eccellenza, il saggio ha avuto nel corso del xx secolo la sua epoca d’oro. In queste pagine se ne ripercorrono alcune delle dominanti più creative dal punto di vista letterario. Nella prima parte sono messe in luce le caratteristiche generali del saggio, la cui attualità sembra incarnarsi nel lavoro di Raffaele La Capria, nel suo stile acquatico e lacunoso. Seguono tre sezioni nelle quali si procede allo studio di altrettante peculiarità del saggismo novecentesco: l’ecletticità, lo sguardo rabdomantico (tipico di autori come Cecchi, Praz, Debenedetti); la curiosità per il dettaglio o l’aneddoto, da cui ricavare una visione generale (Longhi e Garboli ne furono maestri); l’intarsio, l’erranza, la capacità di attraversare le epoche ricostruendo stili di pensiero, patterns of thought, o storie plausibili (così nel caso di Camporesi e Ginzburg). Chiude un ultimo paragrafo dedicato all’esperienza di due saggisti, Nigro e Ficara, che hanno sfruttato euforia, innesto, aneddoto nella loro personale ricerca di uno stile orientato a un ineliminabile ‘bisogno di verità’ che è l’ultimo imperativo del saggismo critico: una verità che costringe il saggista all’esitazione e alla resistenza di fronte alle forme certe della comunicazione.

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Pubblicato

2021-01-24

Come citare

Fenoglio, C. (2020). Euforia di un genere: il saggismo novecentesco. Griseldaonline, 19(2), 175–197. https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/10715

Fascicolo

Sezione

Methodologica