'Eroi' davanti alla catastrofe. «3012» di Sebastiano Vassalli e alcune distopie italiane del XXI secolo
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/12647Parole chiave:
Alessandro Berselli, Bruno Arpaia, Pino Donà, satira, Sebastiano VassalliAbstract
Nella rappresentazione dell’‘eroe’ che, nei romanzi distopici italiani contemporanei Pinocchio. 2112 di P. Donà, Qualcosa, là fuori di B. Arpaia, La dottrina del male di A. Berselli e 3012. L’anno del Profeta di S. Vassalli, si confronta con diverso tipo di catastrofi rinverdendo il topos del descensus ad inferos, si riscontrano più modalità di coniugare il rapporto tra autentico-inautentico, elemento fondamentale del repertorio figurale istituzionalizzato del genere distopico. Ci si sofferma in particolare sui meccanismi narratologici dei punti di vista con cui i lettori sono posti di fronte alla tradizionale funzione pedagogica dell’apologo distopico. Si può constatare così l’originalità della struttura di 3012 di Vassalli, romanzo che – pur in coerenza con la concezione dell’autore, riscontrabile dal confronto con il resto della sua produzione narrativa – rinnova la figura del ‘buffo’ entro le forme della satira menippea e della parodia.
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