Filologia digitale del Medioevo italiano
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/12817Parole chiave:
biblioteca digitale, filologia digitale, infrastruttura di ricerca, testi italiani antichiAbstract
Sebbene le sue line di ricerca e il suo approccio alla cultura testuale non siano sempre condivisi dalla filologia praticata su scala internazionale, la scuola italiana di critica del testo è nota per la solidità dei suoi metodi e la qualità dei suoi risultati. Pubblicare edizioni critiche fondate sulla conoscenza globale della tradizione manoscritta implica l’adozione di un punto di vista diacronico, la ricostruzione della genealogia dei manoscritti, e allos tesso tempo un’analisi approfondita di ciascun testimone. Questo articolo prova a mostrare in che modo la filologia digitale possa soddisfare queste esigenze poste dalla tradizione filologica italiana, partendo dalle potenzialità di sviluppo del Corpus OVI (attualmente il più ampio corpus disponibile on line per i testi di una lingua romanza medievale), e disegnando lo scenario di una possibile infrastruttura di ricerca filologica.
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