La comunità fragile. La malattia psichiatrica in Mario Tobino e Paolo Milone
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/15468Parole chiave:
diario, fragilità, «L’arte di legare le persone», «Le libere donne di Magliano»Abstract
I due romanzi-memoir Le libere donne di Magliano di Mario Tobino e L’arte di legare le persone di Paolo Milone, pur essendo stati pubblicati a quasi settant’anni di distanza l’uno dall’altro, presentano un’impostazione strutturale affine, illuminabile attraverso una lettura critica e un’indagine tematica che li ponga in dialogo reciproco, evidenziandone eventuali continuità e cesure. Il saggio intende esaminare le modalità narrative, le risorse espressive e le strategie retoriche attraverso cui i due scrittori-psichiatri delineano il loro vissuto all’interno di comunità manicomiali (Tobino), di centri di salute mentale e di reparti psichiatrici (Milone), ponendo in rilievo non solo le caratterizzazioni primarie della multiforme dialettica che si innesca nel rapporto medico (voce narrante) - paziente (voce narrata), ma altresì il portato relazionale che si esplica nella postura autoriale adottata, da cui derivano poi l’intero bagaglio delle operazioni formali e linguistiche, la prossimità ai soggetti raccontati, la soggettività mai azzerata.
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2023 Niccolò Amelii
Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 4.0.