«Il Ventre di Napoli» di Matilde Serao: vicende testuali e variantistiche

Autori

  • Maria Santagata

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/16961

Parole chiave:

filologia d’autore, giornalismo, Matilde Serao, Napoli, varianti redazionali

Abstract

Questo articolo si propone di preparare il terreno per un’edizione criticamente fondata che dia conto del tracciato variantistico di uno dei capolavori di Matilde Serao, Il ventre di Napoli. Si muove, infatti, dalla considerazione che la recente riscoperta di questa autrice e la riedizione sempre più frequente delle sue opere non sono accompagnate da un appropriato approfondimento filologico. Si intende analizzare la storia genetica del Ventre di Napoli composta di quattro stadi redazionali. Il testo fu pubblicato per la prima volta nel 1884 sul periodico romano «Capitan Fracassa»; nello stesso anno, uscì in volume per l’editore Treves. Quasi venti anni dopo, la Serao ripubblicò il testo a puntate, allungato con una nuova sezione, sulla rivista «La Settimana», e di nuovo in volume con l’editore Perrella nel 1906, con otto capitoli aggiuntivi. Il focus è rivolto ai risultati del confronto sistematico effettuato tra queste quattro versioni del testo per individuare le tendenze correttorie di Matilde Serao e analizzare quanto e cosa cambi nelle varie versioni del testo.

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Pubblicato

2023-08-03

Come citare

Santagata, M. (2023). «Il Ventre di Napoli» di Matilde Serao: vicende testuali e variantistiche. Griseldaonline, 22(1), 115–130. https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/16961