La digitalizzazione dell’antologia «Those who from afar look like flies». Un ‘case study’ per la ‘rimediazione’ di uno strumento didattico e critico

Autori

  • Fabrizio Bondi Università degli Studi Suor Orsola Benincasa – Napoli

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/19281

Parole chiave:

‘cut-up’, ‘digital humanities’, Luigi Ballerini, Neoavanguardia, ‘Wunderkammer’

Abstract

Nell’articolo si descrive la metodologia e il processo di creazione di una piattaforma digitale interattiva attraverso la quale un team di critici, poeti, grafici web e sviluppatori sta cercando di rinnovare lo strumento educativo dell’antologia. Dopo una riflessione sulla storia, i problemi metodologici l’utilità delle antologie tradizionali nella nuova pedagogia, ci si soffermerà sul punto di partenza del progetto: Quelli che da lontano sembrano mosche. Antologia della poesia italiana da Pasolini ai giorni nostri, a cura di Luigi Ballerini. Dall’idea di un Palazzo della Memoria digitale, il progetto si è evoluto fino a una Wunderkammer immersiva, ironica e postmoderna. Nel contenitore sono stati trasferiti tutti i testi dell'antologia originale (nonché una parte del materiale critico), ma il team ha creato anche un livello (denominato ‘Discover’) in cui i poeti, i movimenti e i dibattiti della poesia italiana contemporanea sono rappresentati in modo accattivante e divertente.

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Pubblicato

2024-08-07

Come citare

Bondi, F. (2024). La digitalizzazione dell’antologia «Those who from afar look like flies». Un ‘case study’ per la ‘rimediazione’ di uno strumento didattico e critico. Griseldaonline, 23(1), 107–123. https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/19281

Fascicolo

Sezione

Methodologica