Quando il testo non basta. Retorica dell’impegno e plurinarratività nell’«Agenda ritrovata»

Autori

  • Lucia Faienza Università degli Studi dell'Aquila

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/13204

Parole chiave:

paratestualità, impegno letterario, letteratura italiana contemporanea, racconti, scritture collettive

Abstract

Si propone uno studio sulle strategie compositive messe in atto nelle scritture dell’impegno, prendendo come esempio la raccolta di racconti L’agenda ritrovata (Rizzoli, 2017). L’obiettivo è quello di mostrare che in queste scritture è decisivo l’aspetto paratestuale ed extratestuale, con un conseguente ridimensionamento del letterario vero e proprio. La presenza, inoltre, di un preciso formulario retorico crea quindi una sorta di format delle scritture ‘impegnate’, con proprie cadenze (il dubbio, la ricerca, l’ipotesi, il complotto) e figure-chiave (la vittima, il testimone, l’oggetto-feticcio, ecc.). Il riferimento a fatti, personaggi, o dinamiche realmente esistenti mira però ad esorcizzare l’artificio retorico: l’autore rivendica così un rapporto di immediatezza tra scrittura e materia di cronaca. Muovendo da queste premesse, si cercherà di dimostrare che la tensione delle scritture finzionali di denuncia oscilla principalmente tra i due poli di libertà d’invenzione e desiderio di ‘affermare’ la verità.

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Pubblicato

2022-08-03

Come citare

Faienza, L. (2022). Quando il testo non basta. Retorica dell’impegno e plurinarratività nell’«Agenda ritrovata». Griseldaonline, 21(1), 181–193. https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/13204

Fascicolo

Sezione

Omnibus