La letteratura, la poesia, il disastro

Autori

  • Beatrice Sica University College London

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/14793

Parole chiave:

Covid-19, Dante, Inferno, letteratura, pandemia

Abstract

L’articolo propone alcune riflessioni sul rapporto tra letteratura e disastro, sulla scorta soprattutto di Maurice Blanchot, Italo Calvino, Julia Kristeva, Gilles Deleuze e Félix Guattari. Per verificare più concretamente questo rapporto viene riletto anche Dante. A differenza delle riletture metaforiche o allegoriche (passate qui in rassegna) della Divina Commedia proposte finora in relazione alla pandemia, l’articolo si concentra su Inf. iii, 1-3, considerando il funzionamento del testo dantesco, in particolare della sua cellula base: la terzina. Alla luce di alcune osservazioni che Deleuze e Guattari fanno nel saggio De la ritournelle è possibile trattare la terza rima e il Covid-19, e più in generale letteratura e mondo, come due sistemi contigui e verificare come il testo letterario, con la sua costruzione retorica, si modella e agisce su strutture vitali profonde che vengono sollecitate ed emergono in tutta la loro pienezza in occasione di eventi traumatici come sono anche i disastri naturali e le pandemie.

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Pubblicato

2022-08-03

Come citare

Sica, B. (2022). La letteratura, la poesia, il disastro. Griseldaonline, 21(1), 55–71. https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/14793

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