«Griseldaonline», vol. 25 (2026) – Call for Paper: «Dati, metodi & interpretazioni»
Fino a qualche decennio fa, sembrava chiaro quali fossero le scuole critiche che concorrevano agli studi letterari. I Sette modi di fare critica, curati da Cecchi e da Ghidetti, e pubblicati nel 1983, enumeravano la critica storicistica, e insieme con lei quella stilistica, marxista, freudiana, sociologica, semiotica e militante. Oggi, però, queste scuole e i metodi che da esse procedono sembrano aver perso la loro carica propulsiva.
Eppure, nonostante ciò, la letteratura sembra conoscere una stagione assai felice: forse perché l’immaginario è l’unico antidoto al peso insostenibile dell’essere, o forse perché, tramontati i grandi saperi, è ormai l’unico strumento per tentare una decifrazione del mondo. Lo dimostrano vari fenomeni: il romanzo, specie quello ‘popolare’, ha ovunque grande successo, anche perché largamente distribuito dalle grandi piattaforme digitali e dai social network (come Wattpad o Booktok, per esempio); séguito evidente hanno i divulgatori che fondano la propria affermazione sulla spiegazione dei classici; la narrazione seriale e il cinema riprendono i testi letterari, classici e contemporanei, per approntare soggetti e sceneggiature; la poesia fa capolino nei testi delle canzoni pop, e le sessioni di poetry slam rilanciano – anche presso un pubblico ampio – la tradizione ‘orale’ del verso.
Tutto ciò induce inevitabilmente a una riflessione, che verte anzitutto intorno al rapporto che sussiste tra dati e interpretazioni, e intorno alle pratiche concrete della critica. Le domande, alle quali dovrebbero dare una risposta i contributi proposti, potrebbero essere le seguenti: su quali ‘dati’ le scienze umanistiche fondano, oggi, le loro interpretazioni e i loro discorsi? Come far dialogare le ricerche accademiche con la materia incandescente che la letteratura ‘viva’ ci consegna? La critica letteraria ha un suo lessico necessariamente tecnico, oppure le humanities possono legittimamente partecipare alle discussioni che riguardano le questioni più pressanti della società contemporanea? In quali modi si può interrogare il passato con uno sguardo non soltanto ‘archeofilo’, ma con pensiero volto alla società a venire? Da ultimo, possiamo ancora fare un uso consapevole dei testi – specie nella pratica didattica – che sia specialmente indirizzato a ricavare dalla letteratura una vera lezione ‘delle cose antique’?
Nella sezione “Dibattiti e questioni” del suo Portale, «Griseldaonline» ospita già una cronaca del vivace incontro seminariale organizzato su questi temi dall’Adi a Bologna il 13-14 dicembre 2023, dove si è cominciata una riflessione sui possibili obiettivi comuni di ricerca della disciplina, sulle questioni di metodo (strumenti e questioni critiche) ma anche sulle finalità della ricerca e dell’insegnamento della letteratura italiana oggi. Ora ci si vuole interrogare ancora e ben più ampiamente, attraverso le Rivista, su questo grande tema che riguarda tutti noi, studiosi e cittadini.
Questi gli ambiti di interesse della rivista:
■ letteratura italiana
■ teoria letteraria e letterature comparate
■ discipline delle arti e dello spettacolo
■ cinema, fotografia e televisione
■ lingua e letteratura latina
■ filologia classica.
Queste le scadenze per proporre gli articoli:
vol. 25 n. 1, in uscita ad agosto 2026
sezioni «Tema» (Dati, metodi & interpretazioni), «Methodologica», «Omnibus»: entro il 1° aprile 2026;
vol. 25 n. 2, in uscita a dicembre 2026
sezioni «Tema» (Dati, metodi & interpretazioni), «Methodologica», «Omnibus»: entro il 1° settembre 2026.