Memorie per una storia dell’italianistica digitale: «Biblioteca italiana»

Amedeo Quondam

doi:10.6092/issn.1721-4777/12360

Memorie per una storia dell’italianistica digitale: «Biblioteca italiana»

Autori

Amedeo Quondam Sapienza Università di Roma

Amedeo Quondam è professore emerito di letteratura italiana presso La Sapienza Università di Roma; tra i suoi ultimi libri ricordiamo: Forma del vivere. L’etica del gentiluomo e i moralisti italiani (il Mulino 2010), Rinascimento e classicismi. Forme e metamorfosi della modernità (il Mulino, 2013), Baldassarre Castiglione, Il Libro del Cortegiano, edizione critica (Bulzoni, 2016), De Santis e la Storia (Viella, 2018). Il letterato e il Pittore. Per una storia dell’amicizia tra Castiglione e Raffaello (Viella, 2021).

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/12360

Parole chiave:

«Biblioteca Italiana», Digital Humanities, manutenzione, obsolescenza dei siti

Abstract

Sono narrate alcune precoci esperienze di impiego del digitale nei campi degli studi italianistici, finalizzate in primo luogo al trattamento informatico del patrimonio testuale della lingua e letteratura che portarono alla nascita di Biblioteca italiana.

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Pubblicato

2021-12-15

Come citare

Quondam, A. (2021). Memorie per una storia dell’italianistica digitale: «Biblioteca italiana». Griseldaonline, 20(2), 137–147. https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/12360