Vittorio Alfieri e l’‘antipanegirico’. Studio comparativo con l’orazione pliniana
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/18910Parole chiave:
genere oratorio, panegirico, Plinio il Giovane, rovesciamento, Vittorio AlfieriAbstract
Il contributo intende indagare il rapporto tra il Panegirico di Plinio a Trajano di Vittorio Alfieri, ideato e steso dall’autore a Pisa nel 1785, e il suo modello latino, il discorso letto da Plinio il Giovane a Traiano in Senato nell’anno 100 d.C. Lo studio dell’opera di Alfieri si rivela interessante da diversi punti di vista, in primis per il rovesciamento che l’autore attua del genere oratorio: l’opera, infatti, è stata definita dagli studiosi un ‘antipanegirico’, un ‘panegirico capovolto’. L’Astigiano sostituisce all’originaria esaltazione dell’optimus princeps una proposta politica, eliminando l’aspetto encomiastico che contraddistingue il panegirico pliniano per mettere in rilievo la sua voce di autore. Le lodi di Traiano, nel testo, sono infatti ridotte e relegate a un ruolo marginale, mentre il discorso del Plinio-Alfieri assume una funzione esortativa e morale.
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