Immaginazione e paura nelle «Novelle» di Matteo Bandello
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/18919Parole chiave:
Bandello, Grazzini, immaginazione, novella, pauraAbstract
All’interno delle Novelle di Matteo Bandello è presente il tema della paura legata al mondo del soprannaturale: spiriti, cadaveri, cimiteri, così come il timore del diavolo e della notte sono gli elementi che compongono il fantastico dello scrittore castelnovese. Tale tematica, tuttavia, se mobilita tutta una serie di topoi e di messe in scena tra il comico e l’orrorifico, variamente adoperati anche da altri novellieri del Cinquecento (si pensi, per esempio, alle Cene del Lasca), è correlata a un tema più ampio e di vivo interesse per Bandello: quello, ovvero, dell’immaginazione. Dalle novelle analizzate in questo contributo, infatti, è possibile osservare come la paura del sovrannaturale non abbia mai fondamenti reali, ma nasce ed è nutrita dalla facoltà immaginativa di uomini e donne che, accecati dal timore, non riescono a interpretare la realtà. Lo scrittore, pertanto, non si perita di sottolineare lo scarto tra la fervida fantasia dei personaggi, contro cui punta il dito, e un reale ben più spoglio.
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