La ‘graphic medicine’: curarsi con i comics

Autori

  • Stefano Calabrese Università degli studi di Modena e Reggio Emilia

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/9792

Parole chiave:

graphic novel, catarsi, patografie, malattie oncologiche, sindrome da stress post-traumatico

Abstract

La narrative medicine si occupa delle relazioni medico-paziente e del miglioramento delle condizioni di salute dei malati attraverso forme molteplici di storytelling, dal cinema ai diari digitali. La graphic medicine si sta imponendo negli ultimi anni come forma di autocomprensione da parte di malati e disabili che, nel trasformare in immagini la loro sofferenza, riescono a esprimere meglio la loro condizione. Neuroscienziati e cognitivisti hanno infatti dimostrato come il coefficiente di empatia aumenta quando il linguaggio analogico si sostituisce a quello verbale, e la comunicazione avviene attraverso una progressiva fisicalizzazione delle emozioni. I graphic novel che raccontano il decorso delle malattie hanno una funzione terapeutica sia sugli autori che decidono di raccontarsi in prima o terza persona, sia sui lettori, in cui identificazioni empatiche e conseguenti processi catartici sono oggi rilevati sperimentalmente dalla comunità scientifica.

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Pubblicato

2019-12-28

Come citare

Calabrese, S. (2019). La ‘graphic medicine’: curarsi con i comics. Griseldaonline, 18(2), 117–136. https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/9792

Fascicolo

Sezione

Methodologica