Fulmini, parafulmini e fólgori. Piccole catastrofi in Gadda

Riccardo Stracuzzi

doi:10.6092/issn.1721-4777/14819

Authors

Riccardo Stracuzzi CPIA Metropolitano di Bologna http://orcid.org/0000-0001-9730-6820

Ha studiato a Bologna e a Ginevra: laurea in Filosofia e dottorato in Italianistica (entrambi a Bologna). Si è occupato principalmente di Carlo Emilio Gadda, di Ugo Foscolo, del romanzo dell’Ottocento, di narrativa e lirica italiana del Novecento, del rapporto tra ideologia e scrittura nella modernità italiana. Insegna Italiano e Studi sociali presso il Cpia Metropolitano di Bologna, ed è incaricato di insegnamento (Letteratura italiana contemporanea) presso l’Università di Bologna.

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1721-4777/14819

Keywords:

Lyricism, Pamphlet, World War I, Novel, Science

Abstract

In Gadda’s writing we may discern a sort of submerged obession with lightning (‘fulmine’) and/or thunderbolt (‘fólgore’) as manifestations – sometimes unashamedly comic, sometimes mournful – of catastrophe. This study collects and analyses some of these ‘catastrophic scenes’, investigates their different symbolic qualities (also in light of the different discursive contexts) and traces them back to one of the less visible perspectives of Gadda’s work: the Sublime.